Colpo di Scena all'Italgas

E’ successo! La realtà ha superato la fantasia. Non lo avremmo mai creduto possibile, e invece, grazie a quell’entità fluttuante tra mito e tecnologia a nome Italgas, è successo. Roma non si smentisce.

Per farvi capire di che si tratta, siamo costretti a riscaldare l’uovo avvelenato del Cavalier Serpente che vi avevamo servito il primo aprile 2019. Se non ve lo ricordate, rileggetelo e alla fine troverete la sorpresa che vi chiarisce la fonte del nostro stupore. Dunque: questo raccontavamo ne:

 

                      Il Cavalier Serpente - N° 409 - 1 aprile 2019

                           ROMA, LA GRANDE EFFICIENZA

 
Tutto comincia con una perentoria e precisa lettera spedita al nostro condominio dall’Italgas in cui si annuncia che, fra le 13.30 e le 16.30 del 18 settembre 2018, il personale effettuerà gratuitamente la sostituzione del vecchio contatore con uno nuovo in grado di teletrasmettere la lettura al centro dati.

Magnifico: siamo per l’innovazione. Alle 13.30 precise (che sorpresa per noi assuefatti all’approssimazione romanesca) si presentano due signori che ispezionano ben bene i contatori, e poi: “Dottò, ‘a sostituzione nun se po’ fa’ perché ce stanno ancora li tubbi de piombo”, e se ne vanno.

Non essendo esperti nel ramo ci nasce una curiosità, che peraltro rimarrà insoddisfatta, sul nesso fra tubi di piombo e sostituzione dell’apparecchio, ma soprattutto ci viene da pensare che quando una ditta manda degli operai a fare una operazione, dovrebbe almeno accertarsi se questa si può fare; e se no, perché no.

Insomma, da qualche parte ci dovrebbe essere un archivio aggiornato.

Vabbè, mettiamo la lettera nel cassetto e non ci pensiamo più.

 

Un paio di mesi dopo ecco nella posta un’altra lettera perentoria e precisa dell’Italgas in cui si annuncia che fra le 8.00 e le 12.00 del 26 novembre 2018 il personale effettuerà gratuitamente la sostituzione del vecchio contatore con uno nuovo in grado di teletrasmettere la lettura al centro dati.

Benissimo, i tecnici arrivano verso le 11, aprono gli sportelli dei contatori, ci guardano dentro e: “Dottò, ‘a sostituzione nun se po’ fa’ perché ce stanno ancora li tubbi de piombo”, e se ne vanno.                 Magari la prima volta l’archivio di cui abbiamo parlato poteva anche non essere aggiornato, ma, certo, la seconda…Intanto i vecchi contatori funzionano benissimo, perciò anche questa lettera finisce nello stesso cassetto.

 

Passano placidi altri mesi, e riceviamo una terza lettera perentoria e precisa dell’Italgas in cui si annuncia che fra le 8.00 e le 13.00 del 20 marzo 2019 il personale effettuerà gratuitamente la sostituzione del vecchio contatore con uno nuovo in grado di teletrasmettere la lettura al centro dati.

La mattina del 19 usciamo di casa per giornale e cappuccino e troviamo, attaccati con lo scotch su tutti i portoni della strada, i cartelli che confermano l’intervento per l’indomani.

Se fossimo in un racconto poliziesco, a questo punto ci sarebbe da aspettarsi il colpo di scena e la situazione in qualche modo si chiarirebbe svelando il mistero.

E invece nella vita vera, che spesso è ben più misteriosa della letteratura, non succede assolutamente niente. Durante la giornata del 20 non si vede nessuno, neanche per dirci che “‘a sostituzione nun se poteva fa’ perché ce staveno ancora li tubbi de piombo”; il giorno dopo, uguale. Poco alla  volta il nastro adesivo si accartoccia, i cartelli cadono dai portoni come le foglie d’autunno e alla fine, passati dieci giorni dalla data perentoria, nessuno ne parla più.

 

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Torniamo a oggi, e…e…eccolo finalmente il colpo di scena inaspettato! Attaccato sul portoncino di casa, preceduto dalla solita lettera perentoria e precisa, appare un nuovo avviso dell’Italgas in cui si annuncia che, fra le 8.00 e le 12.00 del 10 ottobre 2019, (più di un anno dopo l’inizio della vicenda) il personale effettuerà gratuitamente la sostituzione del vecchio contatore con uno nuovo in grado di teletrasmettere la lettura al centro dati.

La cosa travalica il reale; in ogni caso noi, recidivi nella nostra credula buona fede, ci prepariamo a ricevere la squadretta che porterà a compimento l’ormai mitizzata operazione.

E infatti i ragazzi arrivano, aprono gli sportellini, controllano e, stavolta in  perfetto italiano:  “Dottore, la sostituzione non si può fare perché ci stanno ancora i tubi di piombo”.

Con noi, testimoni sui pianerottoli, ci sono i nostri allibiti condomini. Tutti senza parole.

P.S. Lettere e cartelli a vostra disposizione.

 

 

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